AOI esprime soddisfazione e gioia per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al Center for Civil Liberties ucraino, al Memorial russo e al bielorusso Ales Bialiatski. “Vengono così sostenute le voci di chi dice no alla guerra da parte della società civile, senza strumentalizzazioni politiche e in una regione che si trova oggi nel pieno di uno scenario di guerra ormai globale con il pericolo della deriva nucleare. Diritti umani, mediazione dei conflitti, tutela di chi è perseguitato per la scelta della nonviolenza hanno ottenuto il massimo riconoscimento. Spetta a noi essere in grado di valorizzare il percorso autorevole dei movimenti nonviolenti dei Paesi coinvolti nel conflitto ucraino con azioni visibili. Bene, in questa ottica, la recente missione a Kiev di #Stopthewarnow, cui hanno preso parte alcune organizzazioni di AOI insieme ad associazioni cattoliche”- dichiara Silvia Stilli, portavoce AOI