AOI

La Corte Internazionale di Giustizia, il più alto tribunale internazionale del mondo, ha confermato ciò che è scritto a chiare lettere nel diritto internazionale.
L’occupazione israeliana dei Territori palestinesi è illegale nel suo insieme.

Nel suo parere, la Corte ha sottolineato che Israele deve procedere “il più rapidamente possibile” a porre fine alla sua presenza nei Territori palestinesi Occupati e a tutte le politiche e le pratiche che perpetuano questa presenza, tra cui la colonizzazione, la discriminazione razziale, le misure volte a modificare la composizione demografica, l’annessione di territorio, e l’imposizione di leggi e restrizioni in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e nella Striscia di Gaza. Questo segnale rappresenta un forte richiamo all’adempimento delle norme internazionali e alla protezione dei diritti umani.

Per la prima volta, la Corte ha anche chiarito che i Territori Palestinesi Occupati devono essere considerati come una singola unità territoriale, comprendente Gerusalemme Est, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza.

Alla luce di questa decisione, esortiamo il governo italiano a riconoscere ufficialmente l’illegalità dell’occupazione israeliana e a sostenere fermamente il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. È cruciale che l’Italia adotti una posizione chiara e decisiva contro le pratiche e le politiche che perpetuano l’occupazione, contribuendo così a promuovere una pace duratura e giusta nella regione.

Ribadiamo la nostra richiesta di fermare il genocidio in corso a Gaza. E’ necessario un cessate il fuoco immediato e permanente: continueremo a mobilitarci per una pace giusta.

Oggi la Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato illegale la presenza di Israele nei Territori Palestinesi Occupati, ritenendo tale presenza, che perdura da oltre mezzo secolo, una violazione da parte di Israele del divieto di acquisizione di territorio con la forza e del diritto all’autodeterminazione riconosciuto ad ogni popolo. Le discriminazioni, gli espropri e l’annessione di terre e proprietà, la colonizzazione e le violenze devono finire: lo stato Israeliano è chiamato dalla Corte a porre fine all’occupazione e anche al risarcimento per i danni da essa provocati. Non vi sono più scuse, la politica mondiale deve pretendere l’applicazione di quanto stabilito dalla Corte e la fine dello sterminio a Gaza da parte dell’esercito israeliano con un immediato cessate il fuoco. Il governo italiano si impegni concretamente a sostenere il diritto internazionale e i diritti umani, contribuendo alla pace e alla sicurezza nella regione” dichiara Silvia Stilli, Presidente AOI.