L’azione violenta del governo iraniano nei confronti di chi chiede il rispetto delle libertà civili, a partire dall’uguaglianza di genere, è assolutamente inaccettabile. Dopo la repressione nel sangue per le rivendicazioni di donne e ragazze, la loro reclusione e l’assassinio da parte delle forze della polizia nel nome di dogmi religiosi, si sta procedendo con le condanne a morte: l’esecuzione di Mohsen Shekari per “ostilità verso Dio”, accusato di un blocco stradale e del ferimento di un paramilitare, è disumana.
Secondo Amnesty International, almeno altre 28 persone, tra cui tre minorenni, rischiano l’esecuzione a seguito di sentenza in processi iniqui.
Numerose inchieste giornalistiche hanno documentato torture e confessioni estorte con la forza.
Deve esserci un intervento politico urgente dell’Italia e dell’Unione Europea in supporto alle donne scese nelle piazze, ai giovani che protestano con coraggio e a quanti le sostengono. Chiediamo una ferma condanna delle istituzioni nazionali, europee e internazionali nei confronti del Governo di Teheran, con la sospensione immediata di tutte le condanne a morte e il rilascio delle persone detenute per aver esercitato il proprio diritto ad esprimersi liberamente. “Come ci racconta Giuliano Battiston nei suoi preziosi contributi, nella generale dimenticanza del mondo, in Afghanistan si è tornati alla “legge del taglione” e si allungano le liste di tante donne sotto esame dal regime a rischio della propria vita. Perché l’Europa e il mondo occidentale, così tanto pubblicamente difensori delle libertà e dei diritti civili, si indignano ma non mettono in atto le misure sanzionatorie ed esprimono la condanna non solo a parole di questi regimi che ci riportano alla caccia alle streghe di medievale memoria, in nome della religione che garantisce il potere di pochi? AOI sostiene la vertenza per i diritti e la libertà delle donne iraniane e non dimentica la condizione delle afghane. Le organizzazioni che continuano ad operare in queste aree nel nome dell’aiuto umanitario e della tutela dei diritti e dell’emancipazione delle donne sono il ‘fiore all’occhiello’ della cooperazione non governativa italiana” – afferma Silvia Stilli, Portavoce AOI
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