AOI

Un container di solidarietà

Dall’Italia a Gaza in supporto della popolazione palestinese

AOI invita tutti i cittadini e le cittadine, le organizzazioni, le associazioni e le realtà della società civile ad essere protagonisti di un grande e necessario gesto di umanità: l’organizzazione e il trasporto di un container di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

AOI ha attivato dall’inizio della crisi in Palestina la raccolta fondi #EmergenzaGaza. Con le donazioni ricevute da tantissime cittadine e cittadini, gruppi di persone, associazioni e altre realtà (quasi 33.000 euro), siamo riusciti ad acquistare aiuti di emergenza direttamente dentro la Striscia: cibo, latte in polvere e pannolini, coperte, materassi, prodotti per l’igiene, vestiti invernali per la popolazione sfollata sia all’interno delle scuole-rifugio che all’esterno.

Abbiamo sostenuto le operatrici e gli operatori palestinesi nelle iniziative di supporto psico-sociale e di animazione per i minori e per le loro famiglie.

Ma ormai i prodotti all’interno della Striscia scarseggiano ed è prioritario fare entrare il prima possibile, dal confine con l’Egitto, aiuti indispensabili alla sopravvivenza, in particolare cibo e medicine. Le organizzazioni di AOI presenti in Egitto si sono già attivate.

Serve un grande azionariato umanitario.

ADERISCI

Per aderire all’appello basta mandare una mail a ong@ong.it e inviare una donazione con

Carta di credito

Bonifico bancario

Il bonifico bancario va intestato a:
AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale
Largo Camesena 16, 00157 Roma

Causale: Emergenza Gaza

IBAN: IT49F0501803200000011170008

IL CONTESTO

Da oltre 3 mesi la Striscia di Gaza è sotto una pioggia incessante di bombe e sottoposta ad un assedio totale. Le autorità israeliane hanno tagliato acqua ed elettricità, interrotto la fornitura di cibo, carburante, medicinali e aiuti umanitari. Quasi due milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, cercando rifugi di fortuna, private di ogni bene e servizio necessario alla sopravvivenza.

Una crisi umanitaria senza precedenti: oltre 23.000 le persone uccise, più di 50.000 quelle ferite. Euromed Human Rights Monitor ha confermato che oltre ai quasi 8.000 bambine e bambini vittime dei bombardamenti, almeno 25.000 sono rimasti orfani. Decine di migliaia di donne in gravidanza, anziani, malati cronici e persone con disabilità non hanno accesso a nessun supporto; a Gaza nascono almeno 180 bambini al giorno, e le loro famiglie non sanno come nutrirli, curarli, proteggerli.