L’ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia sul ricorso presentato dal Sud Africa contro Israele per le presunte violazioni da parte del governo israeliano della convenzione sul genocidio, non lascia spazio a fraintendimenti: esiste il rischio concreto di genocidio dei Palestinesi a Gaza, sussiste l’urgenza di adottare misure provvisorie per evitare un danno irreparabile. Nella sua sentenza la Corte ha inoltre intimato ad Israele di adottare tutte le misure in suo potere per prevenire che siano commessi atti di genocidio contro i palestinesi a Gaza: uccisioni, lesioni gravi all’integrità fisica o mentale, misure atte a sottoporre deliberatamente i Palestinesi di Gaza a condizioni di vita intese a provocarne la distruzione fisica, azioni miranti a impedire le nascite, nella garanzia dal governo israeliano dell’interdizione da subito alle proprie forze militari di commettere tali atti. Inoltre, la Corte ha stabilito che Israele ha l’obbligo di adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria urgentemente necessari. Tutti gli Stati parte della Convenzione, inclusa l’Italia, hanno l’obbligo di rispettare le misure decise dalla Corte, al fine di prevenire il genocidio e di evitare l’accusa di complicità nel crimine di genocidio. AOI chiede al Governo italiano e alla comunità internazionale di garantire il rispetto di questa ordinanza e delle misure stabilite dalla Corte. Se esiste, come confermato dalla Corte Internazionale di Giustizia, il rischio che Israele stia agendo con intento genocidario contro la popolazione palestinese di Gaza, tale rischio va immediatamente eliminato senza condizioni ed esitazioni. Anche se non richiesto espressamente dalla Corte, appare chiaro che l’unico modo per soddisfare queste disposizioni obbligatorie sia un cessate il fuoco immediato, la fine dell’assedio totale e l’ingresso senza condizioni, da tutti i valichi, di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. È questo l’unico modo per proteggere i Palestinesi e per garantire la loro sopravvivenza. CESSATE IL FUOCO. ORA!