AOI

Il nuovo Governo sostenga l’APS italiano e valorizzi il ruolo delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale “Al Presidente incaricato Mario Draghi rivolgiamo un appello perché, a partire da questa fase di consultazioni, vi sia la disponibilità a mettere in priorità nel programma del suo Governo il rilancio dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS). La Cooperazione Internazionale è oggi un fanalino di coda delle politiche del nostro Paese, influendo negativamente sull’autorevolezza complessiva della politica estera italiana nei tavoli internazionali. AOI ritiene che la cooperazione internazionale e l’aiuto umanitario siano una scelta etica e strategica, più che mai nella stagione della pandemia globale, per salvare il Pianeta e cancellare le ragioni di guerre, conflitti, fame, povertà e ingiustizie sociali. Vi è inoltre l’urgenza di individuare interventi efficaci e strategici, oltre le misure di emergenza, per sostenere l’agibilità dei programmi e le attività delle OSC messe in crisi dalla pandemia, nella scia di quanto è stato fatto in questi mesi dal Governo per il Terzo Settore”” – dichiara Silvia Stilli, portavoce di AOI – Cooperazione e solidarietà internazionalein rappresentanza delle 135 organizzazioni associate. Il 2019 è stato un anno positivo per le organizzazioni della società civile (OSC) italiane impegnate nella cooperazione internazionale e nell’aiuto umanitario: si contava un miliardo di euro per “il valore economico delle OSC italiane, con un ulteriore incremento del 3% rispetto al 2018 che consolida la crescita del 19% sull’ultimo triennio, secondo quanto pubblicato da Open Cooperazione. La successiva indagine speciale sull’impatto del Covid-19 della stessa piattaforma, segna per il 2020 un arresto: il 68% delle organizzazioni avrà presumibilmente un bilancio in perdita, per il 20% di esse si parla di un calo di entrate del 20%. Le OSC di cooperazione internazionale hanno affiancato in Italia gli Enti di Terzo Settore nel sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione civile, al sistema socio-sanitario e dell’istruzione, alle istituzioni locali, continuando a sostenere le attività solidali e umanitarie nelle aree del mondo con un maggiore indice di povertà, in cui il virus si sta diffondendo pericolosamente e spesso, troppo spesso, in assenza di farmaci e misure igienico-sanitarie efficaci al suo contrasto. La natura stessa di questa emergenza legata al Covid-19 (sanitaria, sociale, economica) ha dimostrato che nessuna area del mondo può considerarsi al sicuro se non sarà al sicuro l’intero pianeta: AOI ricorda che questo concetto è stato più affermato anche da Papa Francesco, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dallo stesso Presidente dimissionario del Consiglio Giuseppe Conte La Legge di Bilancio dell’Italia approvata a dicembre 2020, nella sua proiezione triennale, ha nuovamente sancito il disimpegno e la mancanza di visione delle forze politiche in Parlamento in relazione alla Cooperazione Internazionale, se pure di fronte alle drammatiche sfide che il Covid-19 ha posto e pone ai Paesi più fragili: lo dimostra, argomentandolo con chiarezzal’analisi promossa da AOI e condotta da Openpolis, pubblicata venerdì 5 febbraio, in cui vengono presentati i dati e le tappe di un percorso parlamentare che ha lasciato ancora una volta ‘l’amaro in bocca’. Quasi nulla è stato recepito delle proposte avanzate dalle OSC e gli importi complessivi delle risorse per il triennio 2021-2023 quindi riportano un segno negativo: dati che mostrano come l’Italia si stia allontanando dagli impegni presi in sede internazionale per arrivare nel 2030 allo 0,7% nel rapporto APS/RNL (Reddito Nazionale Lordo). Le OSC aderenti ad AOI affidano al Presidente incaricato Mario Draghi alcune proposte prioritarie per il Nuovo Governo:

  • procedere in tempi brevi all’assegnazione della delega ad una/un Vice Ministro della Cooperazione internazionale presso il MAECI, come previsto dalla stessa L.125/2014
  • riallineare, a partire dai prossimi decreti governativi e nelle Leggi di Bilancio del 2022 e del 2023, il budget dell’APS italiano agli impegni internazionali per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, ritornando già da questo anno allo 0,3% nel rapporto APS/RNL, raggiunto nel 2017 e poi sceso allo 0,22% nel 2019. In questo quadro AOI chiede al nuovo Governo di interrompere la prassi dell’aiuto “gonfiato”, che porta a sovrastimare nei fondi APS approvati dalle Leggi di bilancio le risorse destinate al Ministero dell’Interno per la gestione dei costi dei rifugiati in Italia: l’impegno diretto nelle politiche e attività di cooperazione internazionale deve essere certo e identificabile per target, obiettivi e i risultati
  • attivare un incremento di risorse per l’APS di 200 milioni all’anno per il triennio 2021-2022-2023, per costituire un Fondo Straordinario per l’emergenza globale Covid-19, come richiesto ma non approvato nella Legge di Bilancio 2021, al fine di rispondere autorevolmente alle conseguenze della pandemia nei Paesi più fragili, attraverso la realizzazione di Programmi regionali d’impatto che coinvolgano in partenariato gli attori della cooperazione internazionale pubblici e privati
  • promuovere e rafforzare la partecipazione dell’Italia nel coordinamento e nella gestione di iniziative di Cooperazione Delegata dell’UE
  • dare piena attuazione alla L.125 garantendo trasparenza e coerenza nel regolare ed effettivo funzionamento degli organi che essa ha istituito e nei processi decisionali collegati
  • garantire alle OSC di Solidarietà e Cooperazione Internazionale effettiva parità di accesso e partecipazione ai bandi e alle misure del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a sostegno di tutto il Terzo Settore italiano
  • coinvolgere le OSC di Solidarietà Internazionale nella co-programmazione e nell’attuazione delle azioni degli assi tematici del PNRR(Piano Nazionale di Resilienza e Resistenza)
  • costituire un fondo straordinario con risorse aggiuntive nel 2021 per il sostegno alle attività di emergenza e cooperazione internazionale delle OSC e delle Autorità Locali bloccate o messe in crisi per il Covid-19
  • inserire il personale cooperante/in missione all’estero delle OSC nelle liste prioritarie nel piano nazionale di vaccinazione anti Covid-19 (ovviamente a scalare rispetto alle fasce più a rischio della popolazione)